PÏRG̒ÀNA BASIDA1 ‘PAROLE AGGIUNTE’
Perché tante parole friulane nel resiano? Perché i Resiani hanno sempre convissuto a stretto contatto con i Friulani; anzi, come loro, furono sottoposti alla medesima autorità amministrativa e giudiziaria oltre che religiosa, prima durante il dominio del Patriarcato di Aquileia fino al 1420 e poi della Repubblica di Venezia dal 1420 al 1797. Seguendo il corso della storia, dopo il Trattato di Campoformido (17 ottobre 1797) la Francia si spartì il Nord-Italia con l’Arciducato d’Austria. Da tale data i territori del Friuli, con Resia, videro l’avvicendarsi di Francesi e Austriaci, per finire inglobati nel Regno Lombardo-Veneto che, sorto nel 1815, cessò di esistere solo nel 1866 con l’annessione del Veneto, della provincia di Mantova e del Friuli al Regno d’Italia. Come si può vedere da questa breve sintesi di storia, i resiani, dal momento del loro arrivo nella valle, chiusa e circondata da alte montagne, sono rimasti sempre isolati dai restanti Slavi occidentali e meridionali.
È indubbio che la consuetudine con il popolo friulano ha portato lo sviluppo, le nuove conoscenze, i cambiamenti sociali, il progresso, influenzando ogni aspetto della comunità resiana, che ha accolto le novità nelle sue forme originali, accettandone anche il lessico, perché: la necessità di trovare una contropartita linguistica alle sempre nuove esperienze e l’esigenza di adeguare i mezzi offerti dalla lingua ai particolari bisogni espressivi, per cui il parlante tende a preferire le forme che ai suoi occhi godono di maggior prestigio o sono comunque ritenute più confacenti2. Per compilare il “Glossario dei friulanismi nel resiano”, in pubblicazione, i prestiti sono stati dapprima estrapolati dal Vocabolario Friulano Il Nuovo Pirona 2020, per conoscenza diretta, e in seguito mediante la consultazione del materiale linguistico pubblicato da Bauoduin de Courtenay3, dove lo stesso autore ha evidenziato i friulanismi, con il carattere corsivo. La raccolta Materialen I, oltre a offrire una grande varietà di spunti, assicura un registro lessicale più genuino e più lontano dall’influenza della cultura e dei media italiani. Infine è stato consultato il Christjanske Uzhilo/Insegnamento cristiano4, giudicato da Baudouin de Courtenay, a ragione, ‘Il Monumento Resiano’.
I friulanismi nel resiano sono circa 2000 e per una più facile comprensione della loro diffusione e incisività nella cultura e società resiana li pubblichiamo nelle schede a lato, secondo l’ordine alfabetico. A volte è difficile distinguere fra un termine acquisito direttamente dal friulano da uno derivante dall’italiano, ma alle lezioni di filologia slava dell’Università di Udine, abbiamo imparato che, nel dubbio, è da considerare prevalente il prestito dal friulano rispetto all’italiano, perché i resiani avevano contatti solo con il popolo parlante friulano, piuttosto che con la nobilità parlante italiano.
Note:
(1) Così i Resiani hanno soprannominate i ‘prestiti esterni’, parlando con Baudouin de Courtenay.
(2) Gusmani S. 2023, p. 13.
(3) Materialen zur südslavischen Dialektologie und Ethnographie I: Resianische Texte, St. Petersburg 1895;
(4) BdC 1913;